Luci e suoni per una festa multimediale
di Alberto Bonanno


E' forte, stridente, il contrasto tra le mura segnate dal tempo dello Spasimo, e gli irreali effetti visivi e acustici di "In sospensione". Centro dell'installazione di Salvo Cuccia, Roberto Paci Dalò e Gianni Gebbia è un quadrato di luce nel quale trovare posto seduti su un semicerchio di pietra. In questo punto si è inondati da un fascio luminoso moirée, che simula la visione concreta di un etere continuamente attraversato da migliaia di onde, segnali, campi elettromagnetici. E da questo punto si percepiscono le otto sorgenti sonore, da cui partono frammenti di segnali telefonici, di voci impegnate in un virtuale soliloquio collettivo, suoni di tastiere multifrequenza che ripetono infinite volte numeri telefonici, ma anche pervasive accellerazioni di motori, a suoni definiti ma indefinibili, come lo slap di un sassofono.
Racchiuso da pesanti vetri, c'è il plastico della città di Palermo, questa volta animato da un secondo fascio moirée, che ripete a dimensione metropolitana la sensazione inquietante che oguno prova nel quadrato centrale.
Una luminosa linea verde, si espande prgrassivamente, fino a divenire un gigantesco padiglione auricolare; dopo qualche istante, la sua forma prende a fluttuare, progressivamente di più, fino a divenire indistinta e a tornare una linea di solo colore; anche un proiettore più piccolo, posto a uno degli ingressi, gioca con la forma fluttuante di un orecchio.
Il flusso è appunto l'idea dominante, e tutto richiama a questa forma incessante di energia in movimento, energia abitualmente invisibile che così prende forma e colore. Anche la lunga teoria di monitor, le immagini di una bocca e di un orecchio si alternano comparendo dal nulla, come se seguissero un fluire misterioso. E' vero, chiunque può farne ciò che vuole di questa installazione, è "opera aperta che può prestarsi al gioco come all'incubo, dove lo slap del sassofono può diventare, come udito da qualcuno, il fremito d'ali di un pipistrello...

il Mediterraneo, venerdì 23 agosto 1996

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