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Premessa
Un soundscape (paesaggio sonoro) è un ambiente acustico o un ambiente
creato dal suono. In questo caso si riferisce in primo luogo all’ambiente
acustico naturale che consiste nei suoni delle forze della natura e animali,
includendo l’uomo. Questo è il territorio del design acustico.
(R. Murray Schafer).Vicino a questo soundscape “trovato”,
c’è anche il soundcaspe deliberatamente creato dagli uomini:
si pensi ai suoni creati da gong, campane, sirene e corni da nebbia che
costituiscono un tipo di architettura aurale primitiva o design acustico.
Infine c’è il soundscape immaginario, evocativo, che evoca
la presenza di cose o esseri nello spazio. Nel cinema questi soundscape
sono combinati con le immagini sullo schermo, ma esistono anche soudscape
puramente aurali (si pensi a Bill Fontana che crea musica elettronica
con diffusori disposti attorno al pubblico). Soundscape sono spesso combinati
con l’esecuzione di musica. Una ‘composizione soundscape’
è una composizione musicale elettroacustica che crea un ritratto
sonoro di un ambiente acustico.
Il progetto
Riminisoundscape è un workshop creato per il corso
di laurea Sistemi e comunicazione della moda dell’Università
di Bologna – polo di Rimini. Il workshop vuole essere un tassello
del più ampio progetto di mappatura di Rimini ad opera di un gruppo
di lavoro all’interno del Corso.
Si tratta di un progetto che parte da un mappatura acustica e visiva di
Rimini e del suo territorio per individuare luoghi, persone, eventi anche
al di fuori dei consueti canali della comunicazione. Luoghi “speciali”
quindi che mostrano come in realtà qualunque luogo possa essere
un luogo straordinario nel momento in cui viene visto non solo come spazio
ma anche come risorsa creativa. È così che Rimini, città
anomala (ma non più di tante altre) diventa soggetto, oggetto e
risorsa di questa investigazione a partire dal suono e dal suo rapporto
con l’immagine.
Parole chiave: soundscape (paesaggio sonoro), mappatura, sensorialità,
percezione, corpo, nero, luce, comunità, memoria, site-specific.
Site-specific
Site-specific art – o arte ambientale – è un lavoro
d’arte creato per esistere in un luogo specifico. Normalmente l’artista
considera il luogo prescelto nel momento in cui progetta e crea l’opera.
Opere site-specific all’aperto spesso includono un lavoro sul paesaggio
sovente combinato con elementi sculturali permanenti. Opere site-specific
interne possono essere create insieme con gli architetti di uno specifico
edificio.
Fasi
La prima fase consiste nella mappatura di luoghi, persone, progetti
già esistenti. Questa mappatura deve essere tridimensionale lavorando
su coordinate spazio-temporali e sovrapponendo in maniera dinamica più
indagini in diversi luoghi e tempi della città. Questa fase deve
produrre un database a partire da suoni e immagini.
Una seconda fase consiste nella archiviazione di questi materiali
secondo criteri diversi a seconda dei livelli di intervento. I suoni possono
essere divisi in gruppi come: soundscapes, voci, musiche; le immagini
n gruppi legati a colore, tipologia degli spazi, luce, etc Organizzazioni
possono essere legate a strategie di intervento, ad esempio tipologie
di edifici e loro collocazione spaziale.
Questo ordinamento dei materiali permette l’avvio di una terza
fase con un successivo utilizzo creativo di questi materiali. Utilizzo
creativo che può esistere siù più piattaforme, linguaggi,
media utilizzando ognuno di questi al meglio delle sue potenzialità.
In questa fase è importante il rapporto con la progettualità
– istituzionale e non – già esistente a Rimini. Progetti
dedicati possono essere creati sulla base di collaborazioni con una serie
di realtà che già operano sul territorio. Questo permetterebbe
perciò di avere finestre di visibilità del progetto che
utilizzano e potenziano progetti già radicati e in svolgimento.
Progettazione sensoriale e architetture invisibili
La percezione del suono è il senso dell’udito. Negli uomini
e in molti animali questo è realizzato attraverso le orecchie,
ma suoni forti e frequenze gravi possono essere percepiti anche attraverso
altre parti del corpo grazie al tatto.
È così che il suono normalmente considerato più “astratto”
– o perlomeno meno individuabile – rispetto all’immagine
acquista improvvisamente una concretezza inaspettata. Il suono agisce
infatti direttamente sul corpo e viene percepito contemporaneamente da
più sensi. La sua fisicità è uno strumento da usare
strategicamente. I suoni sono usati in molti modi, solitamente per comunicazione
attraverso la parola o, ad esempio, musica. La percezione del suono può
essere anche usata per acquisire informazioni sull’ambiente che
ci circonda in relazione quali caratteristiche spaziali e presenza di
altri animali o oggetti. Ad esempio i pipistrelli usano una sorta di echolocation,
navi e sottomarini usano il sonar, e le persone possono determinare informazioni
spaziali attraverso il modo in cui percepiscono il suono.
La nuda voce di una persona che parla di fronte a una platea, letteralmente
costruisce e modella lo spazio nel quale si trova. Inizialmente puramente
acustico, questo spazio finisce per acquistare agli orecchi del pubblico
sempre più consistenza fornendo informazioni molto precise sualla
sua tipologia.
Si potrebbe ad esempio guardare la città studiando il suono dei
luoghi di incontro e dei luoghi di shopping (cosa funziona e cosa no)
riflettendo anche su una sorta di onnipresenza del suono indipendentemente
dalla sua qualità (muzak). Perché il suono sembra indispensabile
(deve essere sempre presente) ma non è importante dal punto di
vista dei contenuti. Perché questo? Si potrebbe pensare tra l’altro
a una ricerca su 'abiti dei suoni e suono degli abiti', o 'suoni per la
città vs città per i suoni', o confrontare il soundscape
dei diversi quartieri e zone, connetterlo a messe in scena vestimentare
ma non solo, creare situazioni e riprenderle-fotografarle, non foto di
moda, ma studiando il modo di trasformare in tendenza il mood di una situazione.
Pensiamo anche alla costruzione delle architetture invisibili come set
per eventi fashion (cfr. abbinamento tra suono e abito). Non esiste sfilata
di moda senza suono, ma quali sono i criteri di scelta di queste ‘colonne
sonore’?
Immaginiamo allora un piccolo gruppo di esploratori (studenti e docenti)
che si inoltrano attraverso luoghi della città armati di minidisc,
dat o telecamere e si confrontano con il mondo del suono e della sua fisicità.
Con le venditrici del mercato coperto o dei mercati generali, con le voci
e le lingue più diverse. Altre lingue, altre culture, lo stesso
oggetto chiamato in maniera diversa identifica cose diverse. La grana
della voce.
E mescolare immagini, suoni superando la barriera che separa sopralluogo
(come percezione di un ambiente) e intervento progettuale, iniziando a
mutare i luoghi nel momento in cui vengono analizzati.
Sviluppi
Il workshop potrebbe vedere degli sviluppi e presentazioni pubbliche anche
in tempi brevi con scadenze ravvicinate. La prima delle quali nel giugno
2006 all’interno del convegno di semiologia. Altre opportunità
possono riguardare la Sagra Malatestiana, il Museo degli sguardi, il festival
Assalti al cuore dedicato a musica e poesia.
I progetti immaginabili per questi eventi possono andare dalla creazione
di una installazione suono/luce/video alla partecipazione alla realizzazione
di un evento scenico, da un sito web dedicato a produzione di video e
audio destinati a circuitazione sia su supporti “classici”
(dvd, cd, etc) che la diffusione via rete. Pensiamo ad esempio al Vlog
(Video Blog) nato da poco e che si preannuncia estremamente interessante.
Come anche materiali pensati per punti vendita. Come funziona il suono
da questo punto di vista?
Altro argomento può essere la progettazione di utilizzo di luoghi
al di fuori dei loro orari canonici. Come cambia un luogo visitato in
orario “sbagliato”? E come si sfrutta questo dal punto di
vista creativo e percettivo?
Come affrontare un “oggetto trovato” dal punto di vista della
progettazione? Come ricontestualizzare luoghi e funzioni? Come creare
comunità dinamiche che si determinano di volta in volta in base
al progetto e alle necessità?
Tutto il processo di lavoro dovrebbe essere fatto in stretta collaborazione
con i docenti interessati in modo tale da costruire un piccolo e agile
gruppo di lavoro che diventi immediatamente utile per tutti. I materiali
realizzati diventano così patrimonio dell’intero corso di
laurea e da tutti possono essere utilizzati.
Il workshop diventa uno degli elementi di Rimini Mapping.
Viene realizzato a Rimini nell'arco di 1 mese, un laboratorio basato sull'utilizzo
di tecnologie audio e video per creare un database di materiali che potranno
originare – successivamente al periodo del laboratorio – progetti
che vanno dalla installazione suono/luce (con eventuali componenti di
interattività) a un sito dedicato dove parte di questi materiali
si possono scaricare gratuitamente, a eventi scenici.
Per la realizzazione del laboratorio si utilizzano le risorse e gli spazi
dell'università integrati con materiali messi a disposizione da
Giardini Pensili.
Allo stesso tempo si lavora sull'utilizzo degli archivi audiovisivi pre-esistenti
per definire possibili vie di ricontestualizzazione di materiali spesso
dimenticati (o semplicemente sconosciuti) che attraverso la creazione
contemporanea trovano nuova vita e ragione d'essere. I documenti audiovisivi
della città (custoditi presso la Cineteca di Rimini) potrebbero
essere esplorati e utilizzati per il progetto.
Ulteriori risultati auspicati
Creazione di un piccolo luogo di lavoro e studio. Prototipo in grado di
mostrare possibili modi di lavorare in ambito artistico nel rapporto tra
tecnologie digitali e linguaggi della tradizione. Un piccolo set/stazione
di montaggio dove le varie fasi della preparazione e le diverse tecniche
e tecnologie utilizzate possano coincidere con un unico luogo di azione.
Familiarizzazione con alcuni software per il montaggio audio e video.
Più in generale una riflessione sulla pratica del montaggio pensata
elemento cardine dell'opera anche attraverso il lavoro sull'archivio e
su materiali pre-esistenti.
Sviluppo di una riflessione e sensibilità sul corpo, sullo spazio,
sul territorio.
Strategia della “destinazione d’uso”: come cambia un
luogo o un oggetto nel momento in cui si crea un corto circuito percettivo
e gli si fa fare “altro” (cfr. tra gli altri Bruno Munari)
Diario quotidiano on-line in un sito creato appositamente per il progetto.
Questi materiali rimarranno come documentazione del progetto.
A lungo termine
Riflessione sulla realizzazione di opere che - a partire da un unico nucleo
di materiali - vengono create parallelamente in più territori e
attraverso tecniche diverse. Ad esempio la generazione - a partire dalla
performance prevista - di brevi lavori in video, pezzi acustici, net art,
installazione. Pratica della polimedialità e di un approccio sensoriale
con la realtà che ci circonda. Sistemi interattivi e interfacce.
Collegamenti con luoghi di produzione nell'ambito dell’industria,
dell’artigianato, spettacolo e dell'arte in genere e con strutture
educative internazionali per avviare possibili collaborazioni allo stesso
individuali dei singoli studenti, sia di struttura.
Creazione di network dinamici che mettono in contatto realtà che,
in assenza di uno stimolo esterno, difficilmente potrebbero incontrarsi
e conoscersi.
Webcasting (audio + video) e broadcasting con microtrasmettitori in FM.
Appuntamenti
Il workshop toverà una prima presentazione all'interno del convegno
Blurring Landscapes - sociosemiotica della vita quotidiana (16-18 giugno
2006).
Per l'occasione sarà creata un'installazione suono-video presso
la Sede Alberti.
Ulteriore possibilità di presentazione potrebbe essere un progetto
per la Sagra Malatestiana. Si potrebbe immaginare la creazione di uno
spazio installativo che diventa anche contenitore per eventi all’interno
del programma 2006. Spazio che unisce il lavoro sul suono con una riflessione
sulla luce e sul nero.
Tecnologie
Tra i software utilizzati:
- FinalCut
- Adobe Premiere
- ProTools Free -- download gratuito Win/Mac www.digidesign.com (cliccare
su support >downloads). Attenzione: per utenti Mac il software funziona
esclusivamente su OS9 nativo (no OSX o OS “Classic”)
- Audacity. Software libero per editing audio multipiattaforma
Materiali studenti
Se possibile, si chiede a ciascun/a partecipante al workshop di portare
uno o più dei seguenti strumenti di lavoro:
- laptop (con software per montaggio audio, video e editing immagine)
- minidisc con microfono
- memory stick USB
- macchina fotografica digitale
- telecamera
Portare inoltre un quaderno fogli bianchi, matita, temperino.
Web
L’intero processo del lavoro dovrebbe essere online in tempo reale
in un sito ad hoc per il workshop all'interno del quale saranno quotidianamente
inseriti materiali visivi, acustici, testuali. Una documentazione destinata
a restare accessibile al termine del lavoro e servirà da piattaforma
per futuri progetti. http://giardini.sm/riminisoundscape
Parte del sito può essere fatta di aree ‘free download’
che permettono a chiunque di scaricare suoni e immagini per essere usati
in altri progetti.
Il sito può lavorare in collaborazione con altri progetti come
L’Arte dell’Ascolto, la label prodotta da Giardini Pensili
che ha creato cd audio completi destinati al download libero. http://lartedellascolto.com
Filmografia
Opere di Roberto Paci Dalò, Aleksandr Sokurov, Wim Wenders, Andrej
Tarkovskij, Woody Allen...
Discografia
Opere di Philip Jeck, Heiner Goebbels, Robert Ashley, Scanner, Tibor Szemzö,
Jean Luc Godard, Roberto Paci Dalò, Guillermo Gomez-Peña...
Bibliografia
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Novel, Avon Books, New York; trad. it. 1995, Città di vetro, Bompiani,
Milano.
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Brusatin, M., 1999, Storia dei colori, Einaudi, Torino.
Careri, F., 2006, Walkscapes, Einaudi, Torino.
Cascella, D., 2005, Scultori di suono, Tittle Edizioni, Camucia (Ar).
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Nathan, Paris; trad. it. 1997, L'audiovisione. Suono e immagine nel cinema,
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Davis, M., 1990, City of Quartz,Verso, London; trad. it. 1999, Città
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Lingwood, J. Morris, M., 2002, Off Limits, 40 Artangel Projects, Merrell,
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Paci
Dalò, R., 2005, Pneuma. Giardini Pensili: un paesaggio sonoro,
libro+cd, Teatro comunale di Monfalcone.
Paci Dalò, R, Quinz, E., 2006, Millesuoni. Deleuze, Guattari e
la musica elettronica, Cronopio, Napoli.
Païni, D., 2002, Le temps exposé. Le cinéma de la salle
au musée, Cahiers du cinéma / essais, Paris.
Pierantoni, R.,1998, Verità a bassissima definizione, Einaudi,
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Pierantoni, R., 1996, La trottola di Prometeo. Introduzione alla percezione
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Rilke, R. M., 1910, Die Aufzeichnungen des Maltes Laurids Brigge ; trad.
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Zanini, P., 1997, Significati del confine, Bruno Mondadori, Milano.
Webgrafia
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- it.wikipedia.org
- www.designradar.it
- www.kunstradio.at
- www.studioazzurro.com
- www.aec.at
- www.ubuweb.com
- www.steim.nl
- www.brucemau.com
- www.giardini.sm
- www.copyrightdavis.com
- www.melkadel.com
- www.maffia.it
- www.domusacademy.it
- www.openlabcompany.com
Docenti
Roberto Paci Dalò
assistente: Laura Rastelli
live blogger: Ambra Galassi
collaborazioni: Marco Cenci, Filippo
Giunchedi, Davide Montecchi, Andrea
Poggiali / laboratorio sociale occupato P.A.z.
Roberto
Paci Dalò (nato a Rimini il
27 gennaio 1962).
Musicista e regista, artista e progettista. Vive e lavora tra Rimini e
Roma. Ha vissuto a lungo a Berlino con frequenti residenze in Nord America.
Nel 1993 Premio Berliner Künstlerprogramm des DAAD. Direttore della
compagnia Giardini Pensili con la quale ha presentato opere in Europa,
Medio Oriente, Americhe, Russia. Da tempo lavora – in collaborazione
con architetti, designer, urbanisti, scienziati, artisti - a una investigazione
permanente sulla città e lo spazio urbano in generale. Al centro
del lavoro l’investigazione sul linguaggio, sui sistemi della (tele)comunicazione
applicati ai processi artistici, sulle nuove tecnologie, sulla relazione
tra memoria e modernità, sulla cultura del progetto e la sensorialità.
Pioniere nell’utilizzo delle tecnologie digitali in ambito artistico,
ha creato spettacoli, installazioni suono/video, film, concerti, site-specific
projects.
Ha insegnato 'Drammaturgia dei media' all’Università di Siena
e collabora, tra gli altri, con Domus Academy di Milano, Accademia di
San Luca Roma, Accademia di Brera Milano, Politecnico di Milano, Università
di Urbino, NABA Milano.
Dal 1991 al 1998 ha diretto a Rimini LADA L’Arte dell’Ascolto
– il festival internazionale dedicato a radio e arte nello spazio
pubblico che nel 2004 ha generato l’omonima label dedicata a elettronica,
architettura e suono, public space. Ha creato nel 1995 Radio Lada - Web
Art Radio. Nel 1998 ha creato “Atlas Linz” un sito permanente
dedicato all'esplorazione acustica e visiva dello spazio urbano. Dal 1999
al 2001 curatore di “Itaca”: il palcoscenico elettronico del
Teatro di Roma in collaborazione con Mario Martone. Socio della casa editrice
Cronopio. Membro della Internationale Heiner Müller Gesellschaft
di Berlino. Nel 2005 curatore con Giorgio Baratta e Iain Chambers del
convegno "Umanesimo della convivenza. Siad in dialogo con Gramsci".
2005: ; “Italia anno zero” (Berlino, Huddersfield, Strasburgo);
“Stelle della sera” spettacolo (Rimini); “Ossa/ceneri”
concerto scenico (Monfalcone);" Kol Beck/Living Strings" opera
radiofonica (WDR Colonia); “Rimi” con Gabriele Frasca (Lecce);"Pneuma.
Giardini Pensili: un paesaggio sonoro" libro + cd (Teatro Comunale
di Monfalcone).
2006: “Organo laico" Festival REC Reggio Emilia; "Cenere",
Monfalcone; co-curatorecon Emanuele Quinz del volume “Millesuoni.
Deleuze, Guattari e la musica elettronica ” (Cronopio Edizioni);
"Qual è la parola" le poesie di Samuel Beckett spettacolo
teatrale (Scandicci); "Greuelmärchen"
installazione interattiva suono-video, Berlino; "Pneuma" audio
+ visual performance, San Pietroburgo.
Ulteriori informazioni: http://giardini.sm
dalo at giardini.sm
Laura
Rastelli è
nata a Cesena il 5 dicembre del 1977. Attualmente vive a Rimini e lavora
con Giardini Pensili occupandosi della cura dei progetti.
Aree di ricerca: arte e multimedia, site-specific, installazioni, videoarte,
con particolare attenzione allo sviluppo di progetti curatoriali. Nel
1997 ha conseguito il Diploma di Maturità Artistica al Liceo Artistico
Pier Luigi Nervi di Ravenna. Dal 1999 al 2003 ha studiato Bellas Artes
alla Universidad de Castilla-La Mancha conseguendo la laurea in Bellas
Artes nella Facultad de Bellas Artes de Cuenca (Spagna). Attualmente è
iscritta al Corso di Dottorato “Artes Visuales e Intermedia”
presso la Facultad
de Bellas Artes San
Carlos Universidad Politecnica de Valencia (Spagna). Parla italiano e
spagnolo.
macla_es at yahoo.es
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Calendario
Rimini
Salvo diversamente segnalato, tutte le attività si svolgono o partono
dalla sede Valgimigli.
+
venerdì 10 marzo 2006, ore
11-13
Lecture di Roberto Paci Dalò
"Giardini Pensili e Soundscape"
con la partecipazione di Mario Lupano
+
venerdì 24 marzo, ore
11-13
Brainstorming e ipotesi scenari col gruppo di studenti
che parteciperanno al workshop
+
lunedì 15 maggio, ore 14.30 - 18.30
Citywalks. Esplorazione di alcuni luoghi della città
Prime visioni e discussione. Scenari. Definizione della attività
dei vari gruppi
+
lunedì 22 maggio, ore 10 - 16
Citywalks. Distribuzione lavoro ai vari gruppi.
Organizzazione database audio / video / fotografie
Argomenti e materiali della giornata
+
lunedi 29 maggio, ore 10 - 16
Acquisizione materiali audio e video. Montaggio.
Architettura sito web.
Messa a punto singoli aspetti del progetto (pubblicazioni, comunicazione,
web)
Argomenti e materiali della
giornata
ore 16:30
Sopralluogo Velvet Club
+
lunedì 5 giugno, ore 10 - 16
Montaggio. Allestimento spazio e workstation per
post-produzione finale
Argomenti e materiali della
giornata
+
martedi 6 giugno, ore 17.30
Incontro di pianificazione team studenti per il
convegno (accoglienza, ufficio stampa, riprese audio-video dei lavori)
+
dal
6 al 16 giugno
Non-stop con post-produzione finale
+
+
+
venerdì
16 giugno, ore 18.30
Sede Alberti - Padiglione e aule
via Quintino Sella 13, Rimini
Inaugurazione Riminisoundscape
installazione audio-video
all'interno del convegno Blurring Landascapes
Gruppi di lavoro
1
Barbara Bufalino barbarabufalino@jumpy.it
Caterina Porelli caterinaporelli@hotmail.com
Alessandro Rizzi alex.rizzi@email.it
Tiziana Tesone tesonetiziana@libero.it
2
Laura Costagliola laura_costagliola@virgilio.it
Mersia Galbier mersia.galbier@libero.it
Valentina Piazza piazza_valentina@virgilio.it
Anna Veronese annavero03@hotmail.com
3
Alessandra Cavasino amreal73@libero.it
Ilaria Grazia memole.ila2002@libero.it
Xi Le xilele@msn.com
Valentina Sangion venetiarvm@libero.it
Marta Terenghi marta.terenghi@tin.it
4
Simonetta Belli bellisi1983@libero.it
Sara Bonazzi bo.sara@tiscali.it
Marcella Buccino marci0403@libero.it
Denise Della Corte denisedellacorte@libero.it
Milena Gancitano milenagancitano@libero.it
Claudia Vaccaro claudiav83@libero.it
AUTOPRESENTAZIONI
DEI PARTECIPANTI
AL WORKSHOP
D OWNLOAD AREA
Bruce
Mau Design Incomplete Manifesto
Audacity L'editor audio libero e multipiattaforma
http://audacity.sourceforge.net
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