INTERZONA 1998

Domenica 5 aprile, ore 18
Daniele Caspar
Il focolare e il bosco sacro
Il ruolo dei dispositivi tecno-sociali nella contesa dei fenomeni di trance di "massa"


Proiezione di opere di Klaus vom Brüch e Rafael Montanez Ortiz

La trance come esigenza antropologica, riemersa dalle brume dei secoli di questo fine millennio,è un tema particolarmente attuale e diffuso in riferimento al consumo di popular music. Ma vi è un secondo aspetto, molto spesso trascurato dagli osservatori, che si lega alla tradizione evolutiva dei moderni media visivi ed audiovisivi: fotografia, cinema, televisione, telematica.
In entrambi i casi (le musiche, la televisione) ci troviamo comunque di fronte a dispositivi di induzione di trance. La storia del XX Secolo può essere riletta, in questo senso, come la storia della messa in opera di una o più tecnologie atte alla gestione ed alla riorganizzazione degli aggregati sociali.
Da Karl Kraus ad Elias Canetti, da Walter Benjamin a Marshal McLuhan (solo per citare alcuni tra i precoci "intuizionisti" dei grandi flussi del XX Secolo) fino ad arrivare agli attuali artisti multimediali e musicisti elettronici, si possono trarre le suggestioni per ricostruire la storia di un conflitto sotterraneo e parallelo che ha attraversato la modernità, i cui esiti sono, però, tuttora incerti.

Daniele Caspar vive e lavora a Bologna, cura la programmazione del settore cinema e video del "Link" (luogo di convergenza naturale di molti eccentrici riconosciuti), nonché "Rifrazioni", catalogo di diffusione di materiale di videoarte, videodanza, videoteatro e cinema sperimentale.

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