Topolò Reichenau Topolove

annotazioni intorno alla storia della Stazione di Topolò e al
ritrovamento di una cartolina postale spedita
tra il 1906 e 1909
all'interno dell'impero austro-ungarico


di Walter Dalowitz, Ph. D.

Voglio brevemente riportare un fatto curioso accaduto a tappe negli ultimi 3 anni. Verso il 1997 comprai sulla Hauptplatz della città di Linz una serie di vecchie cartoline scegliendole da scatole su una bancarella. In una di queste si vede la fotografia in bianco e nero virata su un blu morbido di una grande casa bianca tra gli alberi che si affaccia sulla sponda di un lago o sulla riva di un fiume. La casa sembra grande, su più piani, con un tetto pieno di camini. Dietro la casa si intravedono le montagne facendo quindi capire che si tratta di un luogo ...
Nella cartolina originale c'è un messaggio indirizzato a Frau Amalia Hahn che all'epoca viveva a Libejitz (o Libejice) in Boemia. La cartolina è arrivata a destinazione il 22 ottobre di un anno tra il 1906 e il 1909. La calligrafia è piccola ed è stato usato un inchiostro marrone. Il francobollo è verde bottiglia e il viso riprodotto è chiaramente quello del Kaiser. La spedizione è costata 5 Heller. La cartolina è stata stampata dalla ditta Motobrom nel 1906 ed è la numero 4 di una serie che probabilmente comprendeva molti altri luoghi.

Questa cartolina è rimasta insieme alle altre in un cassetto per lungo periodo, come in attesa di qualcosa di particolare. Fino a che ho pensato a come contribuire all'immaginario della Stazione di Topolò ampliandone i luoghi e le vie di accesso. È così che ho pensato a una Stazione dove si arriva via terra e via fiume. Al computer ho cancellato il nome della località originale sostituendolo con : 'Stazione di Topolò / Postaja Topolove' e così è nata l'immagine che conosciamo riprodotta nella cartolina stampata nel 1999.

Un invito di Kunstradio mi ha portato nel paesino di Payerbach am Reichenau per qualche giorno nella primavera del 2000. Questo posto - il suo nome - mi ricordava qualcosa ma non sapevo bene cosa. Ebbene mi sono ritrovato esattamente nel luogo della cartolina, scoprendo così dove si trovava l'edificio che aveva ispirato tutta la vicenda fluviale, tutto l'immaginario, di Topolove in riva al fiume.
Mi sono messo a girare per P con la mia cartolina chiedendo dove fosse questo edificio. La gente non lo conosceva. Non potevo dire di più solo che doveva necessariamente trovarsi su un fiume o sulla riva di un lago. Dopo molto camminare ho trovato il luogo, ma non l'edificio, distrutto completamente alla fine della seconda guerra mondiale.

Per cui il luogo si presenta oggi così:

Un luogo molto tranquillo sulla riva di un minuscolo fiume (sembrava così grande nella cartolina).



Dall'altre parte del fiume c'è una costruzione storicamente usata per i concerti in onore del Kaiser e della famiglia imperiale che proprio a Payerbach usava passare periodi di vacanza.



E allora arriviamo al punto. Una vera fotografia di un vero luogo (Reichenau) è servita per creare una falsa immagine di un luogo vero (Topolò). Ma ora che l'edificio originario (Kurshaus) non esiste più e al suo posto c'è un prato, qual'è il luogo reale? Forse Topolò è un nome che da realtà a un'immagine che esiste solo in una cartolina spedita ai primi del secolo da Reichenau e nella memoria degli anziani di oggi che ancora conservano il ricordo di quel luogo da loro frequentato.

Ma cosa è "vero" e cosa è "falso"?
Cosa rimane di un edificio appartenente a un'epoca che non ritorna?
E cosa è Topolò?
Nominare Topolò equivale a sancirne l'esistenza. E Topolò esiste, concretissimo con le sue case vere e le sue case immaginarie, con i suoi collegamenti fluviali, ferroviari, aerei e persino stradali.
La geografia di Topolò è senza limiti, senza confini. Appartiene al pensiero ed allo stesso tempo è radicata nella concretezza di vere-false frontiere.

Il luogo più vero che corrisponde alla cartolina originale è ora Topolò che diventa così l'unico luogo dove questo edificio ancora esiste.
A conclusione di queste note: ma esisterà Reichenau? Oppure si tratta di un'invenzione pensata a Topolò...

Scrivo queste note da Ararat in una notte estiva molto fresca. La temperatura si è improvvisamente abbassata negli ultimi tre giorni. Bandiere curde sventolano qua sotto e si sente l'odore della cena in preparazione.

- Walter Dalowitz, Ararat, luglio 2000




Gruppo di lavoro sulla storia di Topolò:
Walter Dalowitz, Stefan Dalovic', Lado Paic'
Per contatti email: dalo@giardini.sm