L'opera
radiofonica contemporanea riuniscee sintetizza diversi stili e tendenze quali:
la ricerca musicale d'oggi, l'uso della tecnologia, l'attenzione crescente per
i suoni di tutti i giorni, suoni considerati per ciò che sono senza valutazioni
di "musicalità" o "non musicalità", l'ecologia
acustica ovvero la relazione tra l'uomo e il paesaggio sonoro in cui vive, l'attenzione
data alle qualità sonore del testo. L'opera radiofonica, o hoerspiel, è
tutto questo. Una forma di arte acustica realizzata specificamente per la radio
nella quale un testo di ogni tipo, letterario o poetico, è trasportato
in un contesto acustico acquistando così nuovi significati e relazioni.
Pensiamo all'importanza del suono in un contesto poetico. Suono che enfatizza
il silenzio e l'ascolto attento dell'ambiente attorno a noi. Negli anni trenta
Rudolf Arnheim pubblica un testo nel quale è deliziato per la presenza
di poeti in programmi radiofonici. Arnheim sottolinea la purezza del mezzo radiofonico
fatto di solo suono che, in assenza di immagine, crea un suo spazio che non satura
la percezione. L'opera radiofonica è il risultato dello sviluppo del
primitivo radiodramma. Da pochi rumori d'ambiente si è passati ad un complesso
lavoro che non a caso ha portato ad avvicinarsi alla radio compositori ed artisti
del suono. Pensiamo tra gli altri a John Cage che ha composto nel 1979 Roaratorio
un grande lavoro basato sulla lettura di Cage del suo "Writings through Finnegans
Wake" sovrapposto a suoni di luoghi menzionati da Joyce nel suo libro e a
musicisti irlandesi dal vivo. Il tutto concepito come un'opera radiofonica. Questi
lavori rappresentano una forma d'arte indipendente, diversa da progetti puramente
musicali o letterari. Anche la fruizione dell'ascolto cambia creando un'intimità
e senso della comunità che caratterizza la radio degli albori. La radio
sta conoscendo in questi anni una sorta di rinascimento. La sua flessibilità
e autonomia rispetto alle leggi di mercato - pensiamo ai vincoli e alla generalmente
scarsa qualità dei programmi televisivi - le ha permesso di crearsi uno
spazio di sempre maggior rilievo che ha portato alla realizzazione di un grande
numero di composizioni pensate per questo media. L'allargamento dell'orizzonte
acustico della radio sfocia spesso nell'Audio Art termine descrittivo per definire
un'area artistica nella quale la musica, pur conservando una posizione particolare,
tende a dissolversi e ad integrarsi in altri media quali: le arti visive, il video,
il teatro, la performance, il film. Entrando nello specifico del programma
diciamo subito che ci è sembrato doveroso dedicare una sezione di questo
primo progetto alle produzioni RAI grazie alla presenza dello spazio multicodice
Audiobox, programma quotidiano che unisce alla presentazione di opere radiofoniche
di ampio respiro una intensa attività di produzione. A queste si aggiunge
un'informazione attenta per gli eventi culturali ed artistici in Italia e all'estero.
Informazione che spesso porta a conoscenza del grande pubblico microstorie "locali"
di estremo interesse. Ospiti europei di quest'anno sono la RNE (Spagna), la
ORF (Austri), la SFB e SWF (Germania). La coproduzione tedesca è un'importante
testimonianza "datata" - è stata realizzata nel 1988 - del clima
culturale in Germania prima di un'unificazione che pare sempre più legata
a ragioni economiche piuttosto che storiche o umanitarie. L'Audioritratto
è dedicato al compositore/esecutore Jon Rose (Berlino/Amsterdam) che negli
ultimi anni ha costantemente utilizzato il mezzo radiofonico per la creazione
di composizioni importanti dal punto di vista musicale e teorico. A rimini verranno
presentati anche i suoi lavori musicologici su Beethoven e Paganini e l'omaggio
in video al Dr. Johannes Rosenberg compositore emusicologo australiano considerato
una figura centrale della ricerca sonora internazionale. Molte sue partiture sono
state studiate e prese ad esempio da compositori della sua generazione. Rosenberg
ha contribuito in maniera cospicua allo sviluppo della tecnica strumentale del
violino realizzando composizioni che, seppure inizialmente criticate per l'estrema
complessità, hanno ricevuto sempre maggiore approvazione da parte della
critica internazionale e del pubblico. Per L'Arte dellAscolto si sono
volute presentare le opere nello spazio particolare della cineteca di Rimini.
Luogo di grande fascino che unisce la presenza del passato sotto forma di mosaici
romani alle pareti, a quella della tecnologia digitale. Il progetto denso e
articolato consentirà all'ascoltatore - sorta di esploratore del mondo
sonoro - di crearsi un proprio itinerario della percezione senza confini. Il miglior
augurio non può che venire da John Cage: "Happy New Ear!" OPERE
PRESENTI IN AUDIOTECA Produzioni Rai Radiouno/AUDIOBOX
Giancarlo
Cardini Fare i baffi a un solfeggio 19'55" - 1980
Giancarlo
Schiaffini I sette corvi 28'20" - 1987
Bbfc Hatt
Auberson 1991: Andante patriottico ma non fanatico due puntate
di 30' ciascuna - 1990
Thierry Salmon / Giovanna Marini Le
troiane 31'17" - 1989
Sabina Sacchi / EugenioColombo Andante
con nichel 28'30" - 1987
Claudio Ambrosini / ClaudioCappelletto I
sogni son soltanto schiuma 28'50" - 1989
Roberto Laneri Bach
fa visita a Baxtehude e incontra Buddha sulla sua strada 28'30" -
1984
Enrico Frattaroli Fluidofiume 30'17" - 1990
Alvin
Curran For Julian 9'30" - 1986
Charlie Morrow Inno
alla grande spirale 1 ora
coproduzione RAI Radiouno-Audiobox/Westdeutscher
Rundfunk Studio Akunstiche Kunst, 1990
Pierre Albert Castanet Tuf RAI
Radiouno-Audiobox/Università di Rouen, 1990
Nicola Cisternino Gargan
Suite 20' - 1990
I giardini del pensiero 12' RAI Radiouno-Audiobox/CIMAC,
1990
Paolo Fresu Risultanze 30' (estratto) RAI Radiouno-Audiobox/CIMAC,
1990
PRODUZIONI EUROPEE
MathiasFuchs/Sylvia Eckermann Entrée/Sortie 37'40" ORF
Kunstradio, Austria, 1991
Concha Jerez/Vicenç Altaio Santa
Inocencia 27' RNE Radio-2/Ars Sonora, Spagna, 1991
Ronald
Steckel Der Neue Berliner Totentanz 50' SFB/SWF, Germania
Ovest, 1988
AUDIORITRATTO: JON ROSE
Paganini's last Testimony 56'58" ABC,
Australia, 1988
Die Beethoven Konversationen 43'08" Steirische
Kulturinitiative, Austria, 1990 (Internationaler Beethoven Preis 1990)
Instrumentum
Diabolicum 22'54" Steirische Kulturinitiative, Austria, 1990
Play
it again, doc 25' ABC, Australia, 1990
Das Rosemberg museum video
Regìa: Jon
Rose Co-regìa: Konstanze Binder Animazioni: Simon
Biggs Montaggio: Angelika Becker 1991
| | a
cura di Roberto Paci Dalò (Associazione Amici della Musica Rimini)
in collaborazione con RAI Radiouno/Audiobox
si ringrazia Heidi
Grundmann (ORF), José Iges (RNE), Holger Rink (SFB), Pinotto Fava e Sabina
Sacchi (RAI), Jon Rose, Heidi Pulfer, Adolfo Mancini
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