Napoli acoustical portrait of the city Sound & Light Installation by Roberto Paci Dalò The acoustical secrets of the city at various moments of day and night. The sound landscape is collected through a gradual and progressive approach. A drift into the memory of the city like an acoustical film without images. Steps, screams, songs and invocations, printing-machines, musical instruments. Celebrations at the Vesuvio volcano. Stratifications of sounds and images continuously changing. The gradual changes are transversed by the lightning of an acoustical storm which modifies the perception of the original sources. The microphone is also used as a lens to enlarge details, acoustical fragments otherwise almost inaudible. Microlistening and macrolistening are both present keeping their specificities. Not fusion but reciprocal relation between materials. I segreti acustici della città in vari momenti del giorno e della notte. Il paesaggio sonoro viene raccolto e raggiunto per approssimazione. Una deriva nei meandri della memoria della città ed allo stesso tempo un film acustico senza immagini. Passi, voci, grida e invocazioni, suoni di strumenti e di macchine - da lavoro, da divertimento, da trasporto -. Celebrazioni ai piedi del Vesuvio. Stratificazioni di immagini sonore in continuo mutamento. Cambiamenti graduali e progressivi basati su minimi spostamenti vengono attraversati dai lampi di un temporale acustico che rimette continuamente in discussione l'interpretazione dei segnali inviati. Il microfono è adoperato in certi momenti come una lente, ingrandendo particolari, dettagli, suoni quasi impercettibili. Microascolto e macroascolto si confondono mantenendo le proprie specificità. Non fusione ma relazione tra i materiali utilizzati. – Roberto Paci Dalò
Napoli è una città con le mani alla gola. Una città livida, cianotica, senza più fiato. Qualcuno anni fa ne parlava come di un paradiso abitato da diavoli, altri come Pierpaolo Pasolini, in un brano tra i più citati, fino all'abuso, ne raccontava come dell'ultima tribù d'Europa. Come di un villaggio fieramente ostile e resistente alle fascinazioni della modernità. Tempi lontani, dimenticati. Quando ad una città viene tolto il respiro, il primo danno riscontrabile è nella memoria. E chi non ha una finestra cui poggiarsi per guardare il passato, non può permettersi neppure un futuro. Vi è buio alle spalle, ai fianchi, davanti. Penso che il lavoro di Roberto Paci Dalò su Napoli abbia il senso di uno sguardo sulla memoria perduta, sulla mancanza di orizzonti, sulle vertigini provocate da permanenze e passaggi veloci sul suo mare e sul suo vulcano. Patrizio Esposito, 1994
Napoli: the CD Duration: 29 minutes 8 seconds Roberto Paci Dalò used the following materials: voices from the open market, E Zezi folk group instruments and voices (Marcello Colasurdo, Massimo Mollo, Marzia del Giudice), Heidelberg printing-machine, metals, springs, water, motorcycles, steps. Both installation and radiopiece were produced by ORF Kunstradio Vienna, Giardini Pensili Rimini, LÕAlfabeto Urbano Napoli with the collaboration of RAI Radiouno Audiobox Rome. © 1993 Roberto Paci Dalò (SIAE). All Rights Reserved. Antonio Neiwiller In Memoriam
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