GIARDINI PENSILI
REC FESTIVAL


ORGANO MAGICO
ORGANO LAICO

progetto e drammaturgia
Roberto Fabbi e Roberto Paci Dalò

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ORGANO MAGICO_ORGANO LAICO

Il Teatro Municipale Valli è dotato — circostanza più unica che rara nei teatri italiani — di un organo a canne sostenuto da robuste mensole a circa 3 metri di altezza su una parete laterale del palcoscenico, inaccessibile alla vista del pubblico in sala. È un "Montesanti" (Luigi, organaro mantovano) del 1815, cioè di quattro decenni più vecchio dello stesso Teatro, e non sono chiari i motivi della sua collocazione in questo luogo profano. È un organo "piccolo" ma dal suono meravigliosamente presente, artigianale e "autentico". Si mira a valorizzare lo strumento non in senso museale, ma inserendolo in un progetto multimediale e multiespressivo, insomma fortemente contemporaneo, che proietti codesto "oggetto della memoria" in una dimensione di forte contemporaneità.
Il lavoro fisico degli interpreti, insieme a dettagli architettonici e costruttivi dello strumento, ripresi da telecamere, verranno proiettati in live-video su grandi superfici del teatro tra palcoscenico e platea - spazi in cui il pubblico potrà disporsi e migrare. Una "trasformazione" del luogo nello strumento stesso creando anche una relazione diretta tra interno ed esterno.
Nel ripensare radicalmente il modo di vivere e fruire un ambiente storicamente connotato, si intende innescare una dialettica tradizione/innovazione, capace di proiettarsi verso possibili nuove forme future di fruizione. Opportunamente riformattato, Organo laico diventerà successivamente uno spettacolo destinato alla circuitazione.

Un ampio e pulsante respiro che nasce dallo strumento stesso, oggetto e soggetto dell’opera.Palcoscenico e platea si fondono in un unico spazio completamente trasformato nel suo aspetto, funzione, atmosfera; il pubblico può muovervisi liberamente.
L’organo si espande in questo spazio un po’ familiare un po’ misterioso investendolo di immagini su grandi schermi/pareti che ne riorganizzano l’articolazione; investendolo di suoni tramite un’amplificazione avvolgente che si riverbera nel nuovo ambiente acusticamente disomogeneo. Attraverso le nove composizioni in prima mondiale, specchio delle sensibilità e dei mood espressivi dei loro autori, e il set speciale concepito ad hoc da Andi Toma dei Mouse on Mars, l’organo si fa “personaggio”, entra in scena, monologa e dialoga, agisce, sussurra, strepita, investe sensi e frammenti di vita.
Un organo in teatro, un organo laico, un organo magico...


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