Il teatro in sé è già da sempre profondamente "multimediale" per cui non è necessario coniare etichette o neologismi per definire ciò che si fa.
Una prassi di multimedialità allargata è quella di realizzare opere in aree e con linguaggi diversi utilizzando al meglio le possibilità e gli strumenti di ciascun luogo. Per cui allo spettacolo teatrale si può affiancare la produzione radiofonica, il sito internet, la realizzazione di un ambiente/installazione acustico / visivo creato a partire dai materiali dell'opera.
Internet è usato in Baccanti in fase di preparazione dell'opera teatrale. Ciò significa l'elaborazione di progetti con persone distribuite in luoghi fisici diversi raccordate attraverso la rete telematica. Nella sua forma "classica" - poiché esiste già una "classicità dello spazio elettronico" - il lavoro procede attraverso email (ad esempio una lista che comprende tutti i partecipanti a un progetto) e la costruzione di una home page [di un sito internet] in-progress del lavoro. Nella home page sono collocati file di testo, immagini, file audio e ogni altro tipo di materiali ipertestuali che possono contribuire alla costruzione del lavoro.
La pagina è continuamente modificata permettendo così di seguire il lavoro in tempo reale anche a distanza. Questa pagina consente a tutti coloro che si collegano di essere presenti "al centro" dello stato delle cose. Di essere continuamente aggiornati e di contribuire sulla base di dati comuni all'approfondimento del lavoro.
Gradualmente la pagina, il sito, diventa un progetto parallelo nello spazio elettronico. Non tanto la versione on-line di uno spettacolo ma piuttosto il luogo in cui tutte le suggestioni, i riferimenti, i sottotesti possono emergere nella loro complessità e diramazione.
Questo è proprio il Teatro: la grande macchina mnemonica che conosciamo e amiamo. La costruzione del luogo che motiva il nostro lavoro.