[ Progetto_Baccanti ]

Parti del Progetto_Baccanti si configurano come commento alla scrittura di Giorgio Agamben e in particolare al testo Homo sacer nel quale è analizzato con disarmante chiarezza il concetto di campo come paradigma politico del moderno.
Mentre normalmente si pensa al rapporto tra testo e teatro come diretta messa in scena, qui si vuole invece utilizzare la "macchina teatro" come 'commento' ad un testo dato. Specialmente in Scanning Bacchae si configurano vere e proprie glosse al testo di Agamben. Appunti, annotazioni che passano anziché attraverso la parola attraverso il gesto, lo spazio, l'immagine digitale.
Per cui succede che il Progetto_Baccanti e la scrittura di Agamben si intrecciano continuamente anche se le sue parole non sono direttamente evocate in scena.

In questo sito appariranno anche testi inediti di Agamben. Appunti, annotazioni, pensieri frutto degli ultimi sviluppi della sua scrittura. Di particolare interesse la riflessione avviata sul gesto.

Homo sacer:

Una delle tesi della presente ricerca è che proprio lo stato di eccezione, come struttura politica fondamentale, nel nostro tempo emerge sempre piú in primo piano e tende, in ultimo, a diventare la regola. Quando il nostro tempo ha cercato di dare una localizzazine visibile permanente a questo illocalizzabile, il risultato è, stato il campo di concentramento. Non il carcere, ma il campo è, infatti, lo spazio che corrisponde a questa struttura originaria del nomos.

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E solo una riflessione che, raccogliendo il suggerimento di Foucault e di Benjamin, interroghi tematicamente il rapporto fra nuda vita e politica che governa nascostamente le ideologie della modernità apparentemente più lontane tra loro, potrà far uscire il politico dal suo occultamento e, insieme, restituire il pensiero alla sua vocazione pratica.