TRANCE BAKXAI

In TRANCE BAKXAI vengono utilizzati campionamenti - in massima parte originali - ricavati da voci, rumori, ritmi e l'intero pezzo si muove in un'area tra trip-hop, drum'n'bass, nuova elettronica. Insieme all'elettronica sono utilizzati strumenti analogici come il clarinetto suonato secondo uno stile chassidico (corrente mistica ebraica) che ricorda il suono di,; tutta l'area dell'Europa orientale e del bacino del Mediterraneo.
È proprio l'incontro tra questi mondi che crea la specificità del suono di TRANCE BAKXAI. Un suono unico e riconoscibile tra tradizione e modernità.

Con gli strumenti vengono usate le voci sia dal vivo che campionate. La voce principale è quella di Isabella Bordoni autrice anche del testo. Il flusso del testo (in italiano) fa un po' da filo conduttore all'intera notte. Una narrazione senza narrazione fatta di immagini, visioni alterate e oniriche.

Campionata è una parte del testo originale di Euripide. Dai cori delle Baccanti sono infatti estrapolati alcuni frammenti in greco antico che vengono utilizzati come veri e propri mantra. Motivi ripetuti continuamente durante il pezzo che insieme al testo italiano fanno da filo conduttore acustico.

È così che TRANCE BAKXAI può essere visto oltre che come dispositivo per la danza, anche come un omaggio alla poesia viva, alla beat generation, alla narrazione.