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Giardini Pensili
qual
è la parola
Le
poesie di Samuel Beckett
un’esecuzione scenica di Gabriele Frasca e Roberto Paci Dalò
con: Gabriele Frasca, Caroline Michel, Patrizia Valduga
regìa, spazio, immagine, luci: Roberto Paci Dalò
musica: Roberto Paci Dalò, Morton Feldman
live video mixing: Filippo Giunchedi
cura: Laura Rastelli
produzione: Giardini Pensili
con il sostegno di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Rimini, Comune
di Rimini
anno 2006
quello che hanno gli occhi
mal visto di bene
le dita lasciato
di bene filare
stringi per bene
le dita agli occhi
il bene
va in meglio
Attraverso la dispersione delle voci e delle lingue e l’affiorare
scenico di riflessi e trasparenze, secondo le modalità macchiniche
e dissipative che caratterizzano l’estrema attività drammaturgica
beckettiana, Qual è la parola fa risuonare i sussurri e gl’inciampi
degli ultimi versi del grande autore irlandese, dalle mirlitonnades a
Comment dire. Insieme a una delle interpreti più significative
del nuovo teatro francese (Caroline Michel), daranno per l’occasione
voce ai testi due poeti italiani: Patrizia Valduga e Gabriele Frasca (quest’ultimo
anche traduttore per Einaudi di tutte le poesie di Beckett).
«Il mio lavoro è una faccenda di suoni fondamentale (senz’alcun
gioco di parole intenzionale) resi quanto più pienamente possibile,
e io non accetto responsabilità per altro. Se la gente vuol farsi
venire il mal di capo con gli ipertoni, lasciali fare. E fornisci loro
le aspirine»
S.B.
Ringraziamenti: Sandro Pascucci, Stefano Bellavista, Teatro Petrella Longiano,
Claudio Gasparotto / Movimento Centrale.
La compagnia Giardini Pensili è stata fondata nel 1985. Presenta
spettacoli in Europa, Russia, Israele, Americhe ed ha ricevuto diversi
premi internazionali e riconoscimenti.
http://giardini.sm
Prima: Scandicci, Teatro Studio, 12 marzo
2006
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I
PROTAGONISTI
Gabriele Frasca è poeta, romanziere, autore teatrale e traduttore.
È nato a Napoli nel 1957. Ha pubblicato le collezioni di poesie:
‘Rame’ (1984; versione espansa: 1999), ‘Lime’
(1995) e ‘Rive’ (2001); i romanzi ‘Il fermo volere’
(1987; seconda versione, rivista in 2002) e ‘Santa Mira’ (2001);
la collezione di pezzi teatrali ‘Tele. Cinque tragediole seguite
da due radiocomiche’ (1998); i saggi ‘Cascando. Tre studi
su Samuel Beckett’ (1988), ‘La furia della sintassi. La sestina
in Italia’ (1992), ‘La scimmia di Dio. L'emozione della guerra
mediale’ (1996), ‘La lettera che muore. La «letteratura»
e il tramonto della «civiltà della carta»’ (2005).
Ha tradotto Philip K. Dick (‘Un oscuro scrutare’, 1993 e1998)
e Samuel Beckett (‘Watt’, 1998; ‘Le poesie’, 1999).
Il suo cd-libro ‘Il fronte interno’, registrato con il gruppo
ResiDante, è stato pubblicato nel 2003. Con la casa editrice d'if
di Napoli ha pubblicato la versione definitiva del romanzo disegnato ‘Il
fermo volere’. Da anni collabora con Giardini Pensili come autore
e drammatugo. Frasca insegna Letterature Comparate all’Università
per Stranieri di Siena.
http://www.giardini.sm/projects/gabriele
Caroline Michel ha seguito una formazione di attrice presso il Conservatoire
di arte drammatica di Montpellier, poi nella Classe superiore di arte
drammatica di Parigi. Vive a Parigi. Ha lavorato per diversi anni per
la Compagnie Christian Benedetti al Théâtre Studio di Alfortville
(Baal di Brecht, Il giardino dei ciliegi di Cecov, Coeur de laitue di
Stéphanie Tesson...), poi ha lavorato con la Compagnie du Labyrinthe
di Serge Sandòr a Parigi, e quindi con il regista lituano Eimuntas
Nekrosius nel Gabbiano di Cecov (ruolo di Nina), con il regista Stefano
Fogher (Le condor de Joël Jouanneau al Théâtre de la
Cartoucherie de Vincennes). Ha partecipato a laboratori di ricerca con
Redjep Mitrovitsa, Sophie Loucachewski, Fadhel Jaïbi, Philippe Minyana,
Christian Rist, Frédéric Bélier Garcia, Laurent Fréchuret.
Nel 2005 interprete principale in Italia anno zero di Olga Neuwirth e
Roberto Paci Dalò su testi di Antonio Gramsci, Giacomo Leopardi,
Pier Paolo Pasolini (Théatre National de Strasbourg). Lavora attualmente
a Limoges per La Compagnie du Désordre in Beyrouth Adrenaline messo
in scena da Hala Ghosn, con il Théâtre de la Passerelle con
il regista Michel Bruzat sui testi La force de tuer di Lars Noren e Mardi
di Edward Bond, e per il festival "Les auteurs vivants ne sont pas
tous morts" su testi di Isabelle Pinson in una messa in scena di
Arno Chéron. Ha recitato in diversi cortometraggi e film per la
televisione. Parallelamente al suo lavoro come attrice, è curatrice
e traduttrice di testi teatrali e poetici dall’italiano al francese
con una particolare attenzione per Pier Paolo Pasolini e per autori contemporanei.
Ha recentemente pubblicato P.P.Pasolini, théâtre inédit
1938-1965 (Les Solitaires Intempestifs).
Roberto Paci Dalò è nato il 27 gennaio 1962 a Rimini. Regista,
autore, compositore, è cresciuto tra Rimini e Tremosine (Lago di
Garda). Si è formato in Nord America ed ha visssuto a lungo a Berlino
dove nel 1993 ha ricevuto il premio DAAD. Ammirato da artisti come John
Cage e Robert Ashley, Roberto Paci Dalò lavora da vent'anni alle
frontiere delle arti con un approccio vicino a quello di artisti come
Heiner Goebbels e Robert Lepage. Un pioniere nell'uso delle tecnologie
digitali, dirige il gruppo Giardini Pensili col quale presenta dal 1985
tutti i suoi progetti (spettacoli, musica, film, installazioni) in collaborazione
tra gli altri con Scanner, Kronos Quartet, Alvin Curran, Giorgio Agamben,
Caterina Sagna, Olga Neuwirth, Philip Jeck, Robert Adrian X, Maurizio
Cattelan, Paolo Rosa, Predrag Matvejevic’. Dal 1989 compone e dirige
opere radiofoniche prodotte da diversi enti europei.1999 - 2001 curatore
di ITACA, il palcoscenico elettronico del Teatro di Roma, in collaborazione
con Mario Martone. Ha insegnato ‘Drammaturgia del media’ all’Università
di Siena ed è il co-ideatore per l’Università di Urbino
del primo master italiano dedicato alla figura del dramaturg (2006). Attualmente
sta lavorando ad alcuni progetti con la Società Internazionale
Heiner Müller di Berlino. I suoi spettacoli e progetti sono stati
presentati in Austria, Belgio, Brasile, Canada, Cecoslovacchia, Danimarca,
Francia, Germania, Italia, Israele, Messico, Olanda, Polonia, Regno Unito,
Russia, Spagna, Svizzera, Ungheria, USA.
http://giardini.sm
Patrizia Valduga è nata a Castelfranco Veneto nel 1953 e vive a
Milano. Ha tradotto i sonetti di John Donne, Mallarmé, Kantor,
Valery, Crebillon, Moliére, Céline, Cocteau. Patrizia Valduga
si distingue fra i poeti contemporanei, per la particolarità della
sua ricerca sul linguaggio, come avverte Luigi Baldacci in una sua nota
sull’autrice: "La Valduga ... ha fatto sua la crisi di linguaggio
della poesia moderna. Non è un poeta in crisi, ma un poeta che
parla con la crisi, servendosene. E nessuno ha colto, come lei, la situazione
di impossibilità che ha lasciato dietro di lei il discorso di Montale:
non perché fosse impossibile dire meglio, dire di più, ma
perché è ormai impossibile dire qualcosa con quelle parole.
In questa camera carceraria ... sono ammessi ancora dei giochi; ma il
più importante non è quello erotico: è quello di
chi si diverte a ritagliare il linguaggio degli altri, a lavorare di forbicine
e colla…questa capacità di canto e di strazio è solo
delle donne, o meglio della poesia femminile". ( tratto da Gianmario
Lucini, in “Antologia virtuale della poesia italiana”). Patrizia
Valduga ha pubblicato”Medicamenta” (Guanda 1982), “Medicamenta
e altri medicamenta” (Einaudi 1989), “Donna di dolori”
(Mondadori 1991), “Requiem” (Marsílio 1994), “Corsia
degli incurabili” (Garzanti 1996), “Cento quartine e altre
storie d’amore” (Einaudi 1997), “Quartine. Seconda centuria”
(Einaudi 2001).
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