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FRONTI / PREMIO NAPOLI

Roberto Paci Dalò. 'Fronti', '1915 The Armenian Files'.
L'11 dicembre 2015, data del riconoscimento del Premio Napoli a Roberto Paci Dalò, esce il nuovo progetto discografico dell'artista pubblicato da Marsèll records.


Roberto Paci Dalò è il vincitore (insieme a Paolo Poli, Bianca Pitzorno e Serena Vitale) del Premio Napoli 2015.

Il “Premio Napoli per la lingua e la cultura italiana” è il più prestigioso riconoscimento nazionale a sostegno della creazione contemporanea e viene assegnato dal 1954.

Questa la motivazione della giuria: Compositore, regista teatrale, artista visivo e sonoro, Roberto Paci Dalò è una delle figure più versatili del panorama italiano, e sicuramente uno dei nostri artisti più noti all’estero. Pioniere del teatro di ricerca sin dai primi anni Ottanta con la compagnia “Giardini Pensili”, musicista e compositore apprezzato da personalità del calibro di John Cage e Alvin Curran, artista visivo e sonoro in grado d’imporsi nella scena europea quanto in quella americana, e recentemente persino in quella cinese, Paci Dalò ha sicuramente contribuito non poco a dare della cultura italiana, di solito malinconicamente ristretta nei propri confini, un’immagine dinamica e all’altezza degli attuali processi d’innovazione.”

L'11 dicembre 2015, in occasione della cerimonia di premiazione, l'artista presenterà all'Auditorium della Rai di Napoli la performance in prima assoluta Fronti. Un'opera che evoca atmosfere e tracce di un conflitto devastante, quello della Prima guerra mondiale, in chiave singolare tra cori, musica elettronica dal vivo, estratti da film originali provenienti da rari materiali in pellicola dell’epoca.

Nella stessa giornata esce ufficialmente il disco 1915 The Armenian Files pubblicato da Marsèll insieme a Giardini Pensili, Arthub (Shanghai / Hong Kong) e all'Ambasciata della Repubblica d'Armenia in Italia.

Fronti è una performance musicale e filmica creata a partire da rare immagini girate sul fronte durante la Prima guerra mondiale. La partitura originale crea un contrappunto che dà voce e colore alle immagini. L’inusuale organico (strumenti acustici, live electronics, synth modulare, sampler) genera una drammaturgia acustica pensata per far entrare gli spettatori in un ambiente sonoro immersivo che penetra la grana delle immagini attraverso quella del suono. Il fulcro della riflessione su questo conflitto è il sentimento dell’attesa. Le immagini originali sono dilatate e rallentate lavorando su una trascendenza della Grande Guerra.
Fronti è la terza tappa di una Trilogia sulla Grande Guerra avviata al Teatro Valli di Reggio Emilia nel 2014 con la creazione dell'opera site-specific Il grande bianco alla quale è seguita a Bologna la presentazione di Guerra Nostra nel festival Archivio Aperto / Home Movies.

Fronti è dedicato a Robert Adrian e Oreste Zevola, in memoriam.

1915 The Armenian Files
è un progetto ispirato dal Genocidio armeno. Il progetto comprende un film, una mostra, un'opera radiofonica, un concerto multimediale e dal'11 dicembre anche un disco. Come nel progetto precedente “Ye Shanghai”, anch'esso pubblicato da Marsèll records e ospitato con una mostra negli spazi di Marsèlleria, anche in questo caso l'artista trae ispirazione da un triste capitolo della storia: quello del Genocidio armeno di cui cade il centenario quest'anno. Nel 1915 oltre 1.500.000 armeni vennero trucidati dal governo ottomano in quello che ora ricordiamo come il primo genocidio della storia, quello che Hitler imitò per sviluppare il suo piano di sterminio degli ebrei. Eppure, a un secolo di distanza, il Genocidio non è ancora stato riconosciuto dal governo turco. Paci Dalò a partire da testi del poeta armeno Daniel Varoujan – torturato e ucciso a 31 anni nell'agosto del 1915 da un gruppo di ufficiali e “poliziotti” turchi – mescola elettronica, voci, strumenti acustici, ritmi e trame sonore tratte da materiale d'archivio in una tessitura fatta di suggestioni e citazioni che sono ormai il suo tratto distintivo. Boghos Levon Zekiyan (attualmente Arcivescovo di Istanbul) è la voce narrante di questo lavoro e ha registrato questi testi nel 2000 in un giardino di Venezia.

Fronti
Echi della Grande Guerra
per clarinetti, live electronics e film
di e con Roberto Paci Dalò
produzione Fondazione Premio Napoli
co-produzione Giardini Pensili, Home Movies - Archivio Nazionale del Film di Famiglia, Arthub
in collaborazione con Comune di Pesaro & Amat per Pesaro città della musica
Robert Adrian e Oreste Zevola in memoriam

Web
robertopacidalo.com, marsell.it, premionapoli.it, arthubasia.org, kunstradio.at, italy.mfa.am

Soundcloud, Twitter, Instagram: robertopacidalo
FB: Roberto Paci Dalò Official

Roberto Paci Dalò è nato a Rimini, cresciuto a Tremosine del Garda, è vissuto a Berlino, Napoli, Roma con periodi a Vancouver. Vive e lavora sulle colline di Rimini. Compositore / musicista, regista e artista visivo ha presentato proprie opere nei principali musei, festival e teatri in Africa, Cina, Giappone, Medio Oriente, Israele, Europa, Canada, USA, Messico, America Latina. Guida il gruppo Giardini Pensili (co-fondato nel 1985), ha ricevuto il premio Berliner Küsterprogramm des DAAD e il Premio Napoli 2015 per la lingua e la cultura italiana. Ha ricevuto il sostegno e la stima, tra gli altri, di Aleksandr Sokurov e John Cage.

L'investigazione di Paci Dalò sulla Storia, i conflitti, fascismo, nazismo, ebraicità è documentata in opere quali Italia anno zero (Budapest, Vienna, Strasbourg, Huddersfield, Berlin 2004), Schwarzes Licht (Berlin 2004), Greuelmärchen (Berlin 2006), De bello Gallico (Rimini 2011), Ye Shanghai (Shanghai 2012).