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Tre
film super8
I tre film Gabbie (3 min.), Nixonomicidio (0,20 min) e Corpo (3 min.),
sono, insieme ad altre poche riprese rimaste integre, quanto resta dell’esiguo
gruppo di filmati che avevo realizzato in super8 tra il 1968 e il 1971.
Buona parte dei materiali girati in quegli anni (circa quindici film di
3 o 6 minuti) è andato perduto. Proiettati in rare occasioni, erano
privi del sonoro o accompagnati da registrazioni su nastro e da rumori
prodotti battendo su lamiere e pietre nell’ambiente di proiezione.
Sono proposti al Teatro Vascello in formato originale. [P. E.]
Patrizio Esposito. Nato a Napoli nel 1951. Fotografo e grafico, ha curato
l’immagine del Festival di Santarcangelo (con Leo de Berardinis)
e di Volterra (con Roberto Bacci). Ha lavorato con Teatri Uniti, Antonio
Neiwiller, Thierry Salmon e Mario Martone. Coordina le attività
editoriali de ll’Alfabeto Urbano e ha disegnato la veste grafica
della Gamberetti editrice. Con il fotografo Adel Altai e l’associazione
“Un Ponte” ha promosso la Biblioteca della Fotografia di Baghdad.
Dal 1999 è curatore del progetto Necessità dei volti per
la visione in Europa dell’archivio fotografico custodito nel Museo
sahrawi della guerra. Con Roberto Paci Dalò lavora al progetto
“Cospirazioni”.
Urbino memoriale
Regia, animazione: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti; suono: David
Monacchi; produzione: Le Rose e i Quaderni, Urbino; durata 12', Italia,
1996.
Nel 1998 Urbino memoriale viene acquisito dal Medialogo di Milano nella
collezione Invideo. Il filmato, dedicato a Paolo Volponi, è intravisto
fra le nuvole che trapassano la città di Urbino. Immerse in una
paralizzante immobilità le immagini denunciano la sofferenza di
un isolamento
culturale e ambientale soffocata tra gli echi e le riproduzioni ossessive
del passato.
Attraverso varie combinazioni di mattoni e di ricordi le mura della città
trasudano una memoria inquieta oscillante tra sogno e realtà.
Lo specchio
Regia, animazione: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti; suono: Cristiano
Carloni, Stefano Franceschetti, Scott Gibbons; produzione: Carloni-Franceschetti,
Socìetas Raffaello Sanzio, con il supporto del “Culture 2000
Programme” dell'Unione Europea; durata 8'30, Italia, 2003.
Il filmato riflette sulla visione ipnotica e incosciente di un bambino
che guarda dentro uno specchio.
Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti hanno studiato cinema d’animazione
e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995 alla creazione di video
e installazioni. Dal 1999 collaborano con la compagnia teatrale Socìetas
Raffaello Sanzio. Principali riconoscimenti: Grand Prix de la Ville de
Locarno, Videoart Festival 1996: Primo Premio (Urbino memoriale, video
dedicato a Paolo Volponi); TTV Performing Arts on Screen, Riccione 2002:
Primo Premio (Genesi from the Museum of Sleep, video tratto dall'opera
omonima di Romeo Castellucci). www.carloni-franceschetti.it
Y
di Rosanna D’Agostino e Davide Montecchi; con Maria Sorokiuska;
musiche di Franco Battiato, Boards of Canada, Wendy Carlos, Wim Mertens,
Krzysztof Penderecki, Davide Tidoni
MiniDv, PAL, colore, durata 13'44, Italia, 2005.
Molte persone sostengono che i tralicci siano simili all’uomo. Che
abbiano oltre al nostro aspetto, anche i nostri sentimenti, le nostre
paure, le nostre passioni. Y è un documentario su questi alieni
che vivono insieme a noi, dalla nascita fino al crescere di una nuova
vita. Guardandoli da vicino si avverte la fredda distanza siderale che
ci separa da loro. Sant’Aquilina di Rimini, dopo gli anelli di Saturno,
oltrepassati i limiti del sistema solare, oltre i quasar, nel buio.
Rosanna D’Agostino, 20 anni, studia arte contemporanea al DAMS di
Bologna.
Davide Montecchi, 23 anni, è laureato al DAMS di Bologna. Y è
il loro terzo video.
La
gita
Ritrovo di (post?) fascisti a Predappio, in occasione dell’anniversario
della morte di Mussolini.
DVD; durata: 4', Italia, 2004
Marco Bertozzi (Bologna, 1963), film-maker, dottore di ricerca in Storia
e filologia del cinema (Università di Bologna e di Paris 8), insegna
Storia del documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
Ultimi film Rimini Lampedusa Italia (2004, in concorso al Torino Film
Festival) e Appunti romani (2004, Festival di Locarno, attualmente in
programmazione alla Galleria Jeu de Paume di Parigi). Pubblicazioni recenti:
L’immaginario urbano nel cinema delle origini (Bologna 2001), L’occhio
e la pietra. Il cinema una cultura urbana (Torino 2003), L’idea
documentaria. Altri sguardi dal cinema italiano (a cura di, Torino, 2003).
Combien
pourtant je me rapelle
Regia, fotografia, montaggio: Pietro Lassandro; suono: Giuseppe D’Amato;
Interpreti: Véronique Bouteille
DV, durata: 17', Italia, 2004.
È un ritratto di spazi e di tempo: una città, Parigi, in
una calda estate. È la traiettoria di una ragazza e dei suoi pensieri
all‚interno della metropoli. Non c‚è una narrazione
esplicita. Il materiale è documentario, nel senso che rende uno
sguardo con l‚intento di condividere il piacere di guardare ed è
assemblato cercando relazioni e corrispondenze, anche drammatiche, tra
le immagini, i colori e i suoni.
Pietro Lassandro (Firenze, 1973) ha studiato cinema all’Università
di Firenze. Si è trasferito a Roma nel 1999 dove si è diplomato
in montaggio nel 2002 alla Scuola Nazionale di Cinema. Ha realizzato corti
e video su produzioni teatrali. Dal 2001 lavora come montatore con Tonino
De Bernardi e altri registi per film presentati nei principali festival.
Tra le opere: Un uomo che dorme (cm, 1999), Turandot non esiste (2001),
Combien pourtant je me rappelle (2004).
Dust
Scritto, girato e diretto da Roberto Paci Dalò; con: Natalie Cristiani,
Paola Monzini; montaggio: Natalie Cristiani; produzione: Giardini Pensil
DVD, 9', Italia, 2003.
Dust è una riflessione sulla cecità, sull'oscurità
e il nero. Il film è stato girato tra Parigi, Firenze, Napoli,
Roma e Rimini. Parte delle immagini sono state girate durante il famoso
blackout che nel settembre 2003 bloccò l'Italia. Le immagini sono
contrappuntate da un montaggio di suoni e voci che fanno apparire tra
gli altri parole di Emily Dickinson e Heiner Müller.
Roberto Paci Dalò. Nato il 27 gennaio 1962 a Rimini, ha vissuto
a lungo a Berlino quale vincitore della fellowship del DAAD.Vive e lavora
tra Rimini, Roma e Vienna. Regista, musicista, artista ha fondato nel
1985 l'ensemble e struttura di produzione Giardini Pensili. Pioniere nell'utilizzo
del digitale in arte realizza - parallelamente al lavoro cinematografico
- opere teatrali e musicali, installazioni suono/video, pezzi radiofonici
che presenta in festival, musei, teatri, spazi pubblici in Europa, Americhe,
Medio Oriente. Curatore di festival e progetti internazionali. Ha creato
con Olga Neuwirth "Italia anno zero" concerto scenico coprodotto
con il festival Wien Modern di Vienna.
www.giardini.sm
Statici
di Jacopo Quadri.
35 mm, 9', Italia,
1997.
Lo statico è la pellicola girata e
conservata in luogo asciutto e sicuro, lontano da topi e parassiti di
laboratorio. Finisce di essere " statico" quando viene prelevato
e costretto a diventare storia, situazione, sensazione post-applicata.
Pellicola vegetale immobile e abbandonata, torna in auge a sua insaputa
e gli attori che l'hanno popolato, a loro insaputa, sono costretti a recitare
nello stesso modo in un altro film, a recitare in set a loro sconosciuti
con registi che non hanno mai incontrato. Gli stessi attori, gli stessi
set, si mettono di nuovo in moto, sfruttati e non retribuiti.
Marisa
di Jacopo Quadri.
Beta, 8', Italia, 2000.
Un omaggio a Marisa, mia mamma, utilizzando materiali di archivio altro,
di argomento migratorio, oltre a super 8 e video di origini diverse.
Jacopo
Quadri, nato il 17 novembre 1964, è montatore di cinema. Ha collaborato
con Mario Martone, Bernardo Bertolucci, Marco Bechis, Paolo Virzì,
Renato De Maria, Zhang Yuan, Lais Bodanski, Clare Peploe, Francesca Archibugi,
Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Enrique Pineiro, Paolo Rosa, Alessandro
Rossetto, Gianfranco Rosi, ecc..
Paolo
Rosa
Luca
Ruzza
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