vent'anni giardini pensili 1985-2005

elegie
film e video di Marco Bertozzi, Carloni e Franceschetti, Rosanna D’Agostino e Davide Montecchi, Patrizio Esposito, Pietro Lassandro, Roberto Paci Dalò, Jacopo Quadri, Paolo Rosa, Luca Ruzza

Roma, Teatro Vascello
14 aprile 2005
ore 21


   
 

Tre film super8
I tre film Gabbie (3 min.), Nixonomicidio (0,20 min) e Corpo (3 min.), sono, insieme ad altre poche riprese rimaste integre, quanto resta dell’esiguo gruppo di filmati che avevo realizzato in super8 tra il 1968 e il 1971. Buona parte dei materiali girati in quegli anni (circa quindici film di 3 o 6 minuti) è andato perduto. Proiettati in rare occasioni, erano privi del sonoro o accompagnati da registrazioni su nastro e da rumori prodotti battendo su lamiere e pietre nell’ambiente di proiezione. Sono proposti al Teatro Vascello in formato originale. [P. E.]

Patrizio Esposito. Nato a Napoli nel 1951. Fotografo e grafico, ha curato l’immagine del Festival di Santarcangelo (con Leo de Berardinis) e di Volterra (con Roberto Bacci). Ha lavorato con Teatri Uniti, Antonio Neiwiller, Thierry Salmon e Mario Martone. Coordina le attività editoriali de ll’Alfabeto Urbano e ha disegnato la veste grafica della Gamberetti editrice. Con il fotografo Adel Altai e l’associazione “Un Ponte” ha promosso la Biblioteca della Fotografia di Baghdad. Dal 1999 è curatore del progetto Necessità dei volti per la visione in Europa dell’archivio fotografico custodito nel Museo sahrawi della guerra. Con Roberto Paci Dalò lavora al progetto “Cospirazioni”.



Urbino memoriale
Regia, animazione: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti; suono: David Monacchi; produzione: Le Rose e i Quaderni, Urbino; durata 12', Italia, 1996.
Nel 1998 Urbino memoriale viene acquisito dal Medialogo di Milano nella collezione Invideo. Il filmato, dedicato a Paolo Volponi, è intravisto fra le nuvole che trapassano la città di Urbino. Immerse in una paralizzante immobilità le immagini denunciano la sofferenza di un isolamento
culturale e ambientale soffocata tra gli echi e le riproduzioni ossessive del passato.
Attraverso varie combinazioni di mattoni e di ricordi le mura della città trasudano una memoria inquieta oscillante tra sogno e realtà.

Lo specchio
Regia, animazione: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti; suono: Cristiano Carloni, Stefano Franceschetti, Scott Gibbons; produzione: Carloni-Franceschetti, Socìetas Raffaello Sanzio, con il supporto del “Culture 2000 Programme” dell'Unione Europea; durata 8'30, Italia, 2003.
Il filmato riflette sulla visione ipnotica e incosciente di un bambino che guarda dentro uno specchio.

Cristiano Carloni e Stefano Franceschetti hanno studiato cinema d’animazione e pittura a Urbino e lavorano insieme dal 1995 alla creazione di video e installazioni. Dal 1999 collaborano con la compagnia teatrale Socìetas Raffaello Sanzio. Principali riconoscimenti: Grand Prix de la Ville de Locarno, Videoart Festival 1996: Primo Premio (Urbino memoriale, video dedicato a Paolo Volponi); TTV Performing Arts on Screen, Riccione 2002: Primo Premio (Genesi from the Museum of Sleep, video tratto dall'opera omonima di Romeo Castellucci). www.carloni-franceschetti.it


Y
di Rosanna D’Agostino e Davide Montecchi; con Maria Sorokiuska; musiche di Franco Battiato, Boards of Canada, Wendy Carlos, Wim Mertens, Krzysztof Penderecki, Davide Tidoni
MiniDv, PAL, colore, durata 13'44, Italia, 2005.
Molte persone sostengono che i tralicci siano simili all’uomo. Che abbiano oltre al nostro aspetto, anche i nostri sentimenti, le nostre paure, le nostre passioni. Y è un documentario su questi alieni che vivono insieme a noi, dalla nascita fino al crescere di una nuova vita. Guardandoli da vicino si avverte la fredda distanza siderale che ci separa da loro. Sant’Aquilina di Rimini, dopo gli anelli di Saturno, oltrepassati i limiti del sistema solare, oltre i quasar, nel buio.

Rosanna D’Agostino, 20 anni, studia arte contemporanea al DAMS di Bologna.
Davide Montecchi, 23 anni, è laureato al DAMS di Bologna. Y è il loro terzo video.



La gita
Ritrovo di (post?) fascisti a Predappio, in occasione dell’anniversario della morte di Mussolini.
DVD; durata: 4', Italia, 2004

Marco Bertozzi (Bologna, 1963), film-maker, dottore di ricerca in Storia e filologia del cinema (Università di Bologna e di Paris 8), insegna Storia del documentario al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Ultimi film Rimini Lampedusa Italia (2004, in concorso al Torino Film Festival) e Appunti romani (2004, Festival di Locarno, attualmente in programmazione alla Galleria Jeu de Paume di Parigi). Pubblicazioni recenti: L’immaginario urbano nel cinema delle origini (Bologna 2001), L’occhio e la pietra. Il cinema una cultura urbana (Torino 2003), L’idea documentaria. Altri sguardi dal cinema italiano (a cura di, Torino, 2003).



Combien pourtant je me rapelle
Regia, fotografia, montaggio: Pietro Lassandro; suono: Giuseppe D’Amato; Interpreti: Véronique Bouteille
DV, durata: 17', Italia, 2004.
È un ritratto di spazi e di tempo: una città, Parigi, in una calda estate. È la traiettoria di una ragazza e dei suoi pensieri all‚interno della metropoli. Non c‚è una narrazione esplicita. Il materiale è documentario, nel senso che rende uno sguardo con l‚intento di condividere il piacere di guardare ed è assemblato cercando relazioni e corrispondenze, anche drammatiche, tra le immagini, i colori e i suoni.

Pietro Lassandro (Firenze, 1973) ha studiato cinema all’Università di Firenze. Si è trasferito a Roma nel 1999 dove si è diplomato in montaggio nel 2002 alla Scuola Nazionale di Cinema. Ha realizzato corti e video su produzioni teatrali. Dal 2001 lavora come montatore con Tonino De Bernardi e altri registi per film presentati nei principali festival. Tra le opere: Un uomo che dorme (cm, 1999), Turandot non esiste (2001), Combien pourtant je me rappelle (2004).



Dust
Scritto, girato e diretto da Roberto Paci Dalò; con: Natalie Cristiani, Paola Monzini; montaggio: Natalie Cristiani; produzione: Giardini Pensil
DVD, 9', Italia, 2003.
Dust è una riflessione sulla cecità, sull'oscurità e il nero. Il film  è stato girato tra Parigi, Firenze, Napoli, Roma e Rimini. Parte delle immagini sono state girate durante il famoso blackout che nel settembre 2003 bloccò l'Italia. Le immagini sono contrappuntate da un montaggio di suoni e voci che fanno apparire tra gli altri parole di Emily Dickinson e Heiner Müller.

Roberto Paci Dalò. Nato il 27 gennaio 1962 a Rimini, ha vissuto a lungo a Berlino quale vincitore della fellowship del DAAD.Vive e lavora tra Rimini, Roma e Vienna. Regista, musicista, artista ha fondato nel 1985 l'ensemble e struttura di produzione Giardini Pensili. Pioniere nell'utilizzo del digitale in arte realizza - parallelamente al lavoro cinematografico - opere teatrali e musicali, installazioni suono/video, pezzi radiofonici che presenta in festival, musei, teatri, spazi pubblici in Europa, Americhe, Medio Oriente. Curatore di festival e progetti internazionali. Ha creato con Olga Neuwirth "Italia anno zero" concerto scenico coprodotto con il festival Wien Modern di Vienna.
www.giardini.sm



Statici
di Jacopo Quadri.
35 mm, 9', Italia, 1997.
Lo statico è la pellicola girata e conservata in luogo asciutto e sicuro, lontano da topi e parassiti di laboratorio. Finisce di essere " statico" quando viene prelevato e costretto a diventare storia, situazione, sensazione post-applicata. Pellicola vegetale immobile e abbandonata, torna in auge a sua insaputa e gli attori che l'hanno popolato, a loro insaputa, sono costretti a recitare nello stesso modo in un altro film, a recitare in set a loro sconosciuti con registi che non hanno mai incontrato. Gli stessi attori, gli stessi set, si mettono di nuovo in moto, sfruttati e non retribuiti.

Marisa
di Jacopo Quadri. Beta, 8', Italia, 2000.
Un omaggio a Marisa, mia mamma, utilizzando materiali di archivio altro, di argomento migratorio, oltre a super 8 e video di origini diverse.

Jacopo Quadri, nato il 17 novembre 1964, è montatore di cinema. Ha collaborato con Mario Martone, Bernardo Bertolucci, Marco Bechis, Paolo Virzì, Renato De Maria, Zhang Yuan, Lais Bodanski, Clare Peploe, Francesca Archibugi, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, Enrique Pineiro, Paolo Rosa, Alessandro Rossetto, Gianfranco Rosi, ecc..


Paolo Rosa

Luca Ruzza