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        NAPOLI 
         ..acoustical 
        portrait of the city  
      
  
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        Installation by Roberto Paci Dalò  
        
         
        ...... 
         
        ascolta/listen....... 
    
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       E-MARTS 
         
        c/o Studio Morra 
        via Calabritto 20 
        Napoli, Italy 
        phone +39 348 3737348 
        info: rafmorra@tin.it  
         
        > November 29 2000 - January 10 2001 
         
        opening time / orari: 
        monday to friday 11 am - 1 pm / 4.30 pm - 7.30 pm 
        dal lunedì al venerdì 11.00-13.00 / 16.30-19.30 pm
        
        
        
       
       
       
       
        
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        by E-M ARTS. Price is 20 euro
      
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        The acoustical secrets of the city at various moments of day and night. 
        The sound landscape is collected through a gradual and progressive approach. 
        A drift into the memory of the city like an acoustical film without images. 
        Steps, screams, songs and invocations, printing-machines, musical instruments. 
        Celebrations at the Vesuvio volcano. Stratifications of sounds and images 
        continuously changing. The gradual changes are transversed by the lightning 
        of an acoustical storm which modifies the perception of the original sources. 
        The microphone is also used as a lens to enlarge details, acoustical fragments 
        otherwise almost inaudible. Microlistening and macrolistening are both 
        present keeping their specificities. Not fusion but reciprocal relation 
        between materials. 
        The listener can immers in the sound territory of the city where acoustical 
        daily life is so important. Not a picture of Napoli but its absence creates 
        a longed for bewilderment.  
        An immersion in the city through the mystery of hearing. 
      
  RPD 
        © 1993 
         
        I segreti acustici della città in vari momenti del giorno e della 
        notte. Il paesaggio sonoro viene raccolto e raggiunto per approssimazione. 
        Una deriva nei meandri della memoria della città ed allo stesso 
        tempo un film acustico senza immagini. Passi, voci, grida e invocazioni, 
        suoni di strumenti e di macchine - da lavoro, da divertimento, da trasporto 
        -. Celebrazioni ai piedi del Vesuvio. Stratificazioni di immagini sonore 
        in continuo mutamento. Cambiamenti graduali e progressivi basati su minimi 
        spostamenti vengono attraversati dai lampi di un temporale acustico che 
        rimette continuamente in discussione l'interpretazione dei segnali inviati. 
        Il microfono è adoperato in certi momenti come una lente, ingrandendo 
        particolari, dettagli, suoni quasi impercettibili. Microascolto e macroascolto 
        si confondono mantenendo le proprie specificità. Non fusione ma 
        relazione tra i materiali utilizzati. 
        Il visitatore ha modo di immergersi così nel territorio sonoro 
        di una città nella quale proprio la vita acustica gioca un ruolo 
        determinante. Una immersione nella città attraverso il mistero 
        dell'udito. Non una raffigurazione di Napoli ma la sua perdita porta al 
        desiderato smarrimento.  
        RPD 
         
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        fotografia Luciano D'Alessandro  
      
  
        Nantes 
        (F), "Les Allumees", 1993 
        Krakov (PL), "Audio Art Festival", 1993 
        Berlin (D), Podewil, "Urbane Aborigenale", 1994 
        Vienna (A), "Ambienti" Alte Schmiede, 1994 
        Hall in Tirol (A), Kunsthalle, 1994 
        Bologna, Link, 1994 
        Linz (A), Ars Electronica, 1996 
        Reggio Emilia, Ex-stalloni, "Silenzio", 1997 
        Fermignano, "Nuovo Paesaggio Italiano", 1998 
        Bregenz (A), "Kunst in der Stadt", 1998 
        Cologne (D), Deutzer Brücke, 1999  
         
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        disegno Oreste Zevola 
        
        Napoli 
        è una città con le mani alla gola. Una città livida, 
        cianotica, senza più fiato. Qualcuno anni fa ne parlava come di 
        un paradiso abitato da diavoli, altri come Pierpaolo Pasolini, in un brano 
        tra i più citati, fino all'abuso, ne raccontava come dell'ultima 
        tribù d'Europa. Come di un villaggio fieramente ostile e resistente 
        alle fascinazioni della modernità. Tempi lontani, dimenticati. 
        Quando ad una città viene tolto il respiro, il primo danno riscontrabile 
        è nella memoria. E chi non ha una finestra cui poggiarsi per guardare 
        il passato, non può permettersi neppure un futuro. Vi e' buio alle 
        spalle, ai fianchi, davanti. Penso che il lavoro di Roberto Paci Dalò 
        su Napoli abbia il senso di uno sguardo sulla memoria perduta, sulla mancanza 
        di orizzonti, sulle vertigini provocate da permanenze e passaggi veloci 
        sul suo mare e sul suo vulcano. 
        E se è vero che ogni ritratto è anche un autoritratto, nella 
        composizione di Roberto, nel suo autoritratto ci riconosciamo in molti. 
        Non sentendoci rappresentati da melodie rassicuranti e dal bel canto che 
        nasconde i rumori, il brusio o il frastuono che salgono dal fondo della 
        città. 
        Penso che Roberto inviti ad una prova: a porre ovatta nelle orecchie, 
        e questo per ascoltare meglio, per accendere orecchie nascoste, non per 
        prendere le distanze dalla città e dal suo dolore. Come chi con 
        un accumulo di immagini negli occhi ha la necessità di chiuderli 
        per vedere finalmente quello che è sottratto allo sguardo. 
        L'installazione acustica di Roberto è nata dall'invito ad un gruppo 
        di artisti napoletani raggruppati intorno alla rivista L'Alfabeto Urbano 
        di partecipare alla IV edizione del festival di Nantes Les Allumees ad 
        ottobre 1993. Ed in seguito abbiamo sentito la necessità con Giardini 
        Pensili di produrrre un compact disc con un libretto che testimoniasse 
        del contributo collettivo. 
        L'Alfabeto Urbano ha 12 anni di vita, o di sopravvivenza se preferite. 
        Una sorta di fantasma, ma con una minuscola ossatura: quanto basta a produrre 
        materiali indipendenti fuori dai circuiti tradizionali e dai finanziamenti 
        istituzionali e poi scomparire fino a risentire la necessità di 
        una riapparizione nella nostra parte di mondo o in un luogo, un angolo 
        più lontano, ma che non consideriamo distante. 
         
        Patrizio 
        Esposito, 1994  
        
         
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       Napoli: 
        the CD 
        Duration: 
        29 minutes 8 seconds 
        Produced by Patrizio Esposito & Roberto Paci Dalò 
        Executive Producer: Antonella Bottini 
        Created in June 1993 in the ORF digital sound studio, Vienna 
        Digital Editing: Gerhard Wieser & Sabine Hayna 
        Postproduction: Folkmar Hein at Elektronisches Studio TU-Berlin 
        Design: Patrizio Esposito 
        Roberto 
        Paci Dalò used the following materials: voices from the open market, 
        E Zezi folk group instruments and voices (Marcello Colasurdo, Massimo 
        Mollo, Marzia del Giudice), Heidelberg printing-machine, metals, springs, 
        water, motorcycles, steps. Both installation and radiopiece were produced 
        by ORF Kunstradio Vienna, Giardini Pensili Rimini, LÕAlfabeto Urbano Napoli 
        with the collaboration of RAI Radiouno Audiobox Rome. 
        This CD, obviously stereo, constitutes a memory of the original 8 channel 
        sound installation. Because of the special spatial distribution of the 
        sound, it is warmly suggested that you listen to this CD through headphone. 
        The composer would like to thank Giancarlo Savino, Isabella Bordoni, Andrea 
        Lerner, Heidi Grundmann, Prof. Walter Dalowitz, and all the friends involved 
        in this project. Napoli is part of the project del Disorientamento (1992-1995) 
        curated by Giorgio Agamben, Isabella Bordoni, Guido Guidi, Roberto Paci 
        Dalò and produced by Giardini Pensili.  
        CD produced in collaboration with Galleria Toledo, Napoli. 
        © 
        1993 Roberto Paci Dalò (SIAE). All Rights Reserved. 
        (P) 1993 L'Alfabeto Urbano and Giardini Pensili 
         
        Text by Isabella Bordoni, Roberto Paci Dalò, John Cage 
        Photographs by Cesare Accetta, Antonio Biasiucci, Luciano D'Alessandro, 
        Patrizio Esposito 
        Images by Giancarlo Savino, Antonio Neiwiller, Loredana Putignani, Salvatore 
        Vitagliano  
        Both cover and logo are based on an original photograph by Luciano D'Alessandro 
         
          
        Giuseppe Desiato 
        Antonio 
        Neiwiller in memoriam 
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