Come comandante supremo della Wehrmacht il Grossadmiral Doenitz volge il seguente rapporto del giorno alla Wehrmacht tedesca:

Deutsche Wehrmacht, camerati, il Fuehrer è caduto. Fedelmente alla sua grande idea di proteggere i popoli europei dal bolscevico ha messo fine alla sua vita e ha trovato una morte eroica. Con lui se n'è andato uno dei più grandi eroi della storia tedesca. Con orgoglioso rispetto abbassiamo le bandiere del lutto in suo onore. Il Fuehrer mi ha considerato il suo successore nella posizione di capo di stato ed anche come comandante supremo della Wehrmacht. Subentro al commando supremo di tutte le parti della Wehrmacht, volendo continuare la battaglia contro i bolscevichi affinché i gruppi combattenti e le 100 000 famiglie della Germania Est siano salvate dalla schiavitù e della distruzione. Continuerò la battaglia contro l'Inghilterra e l'America affinché non possano più ostacolarci nella guerra contro i bolscevichi. La situazione richiede da parte vostra il servizio assoluto, anche se avete già compito delle azioni così grandi e memorabili che adesso sospirate la fine della guerra. Pretendo disciplina e ubbidienza. Soltanto tramite l'esecuzione incondizionata dei miei ordini saranno evitati il caos ed il declino. Un codardo o traditore che si sottragga proprio adesso al suo dovere porterebbe alle donne e ai bambini tedeschi la morte e la schiavitù. Il giuramento di fedeltà che avete reso al "Fuehrer" vale ancora per ognuno di voi e per me, come per il prossimo successore del Fuehrer. Soldati tedeschi compiete il vostro dovere! Sia in vigore la vita del popolo tedesco!

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Uomini e donne tedeschi, il comando supremo della Wehrmacht oggi sotto l'ordine del Grossadmiral Doenitz ha annunciato la capitolazione incondizionata di tutti i gruppi combattenti. Come ministero dirigente della Reichsregierung .... , in questo tragico momento della nostra storia mi rivolgo al popolo tedesco. Dopo un combattimento di incomparabile difficoltà di quasi sei anni la forza della Germania è stata sconfitta dallo schiacciante potere dell'oppositore. La continuazione della guerra avrebbe soltanto significato passivo spargimento di sangue e inutile distruzione. Un governo che ha la responsabilità del futuro del suo popolo ha dovuto trarre conclusioni dal crollo di tutte le forze fisiche e materiali, cercando col nemico l'(assunzione) dell'ostilità. Sostentare alla vita di più individui sarà possibile con il terribile numero di vittime che la guerra ha avuto come conseguenza, è stato l'obiettivo più nobile del Grossadmiral e il governo sta continuando a tenerne fede. Soltanto per questo motivo si spiega perché la guerra non è finita subito e non allo stesso momento nell'ovest e nell'est. In questo difficile momento per il popolo tedesco ed il suo Reich il nostro dovere più alto è quello di inchinarci rispettosamente al sacrificio dei morti. La nostra compassione e i pensieri si volgono soprattutto a tutti i piagati, ai superstiti, e a tutti quelli chi hanno ricevuto ferite in questa battaglia. Nessuno si dovrà fare fare coinvolgere dalla gravità delle condizioni che imporrà il nostro oppositore al popolo tedesco. E' necessario attendervi chiaramente e obiettivamente senza nessuna domanda. Nessuno può dubitare che il tempo che sta per arrivare sarà durissimo per ognuno di noi e richiederà dei sacrifici di ogni campo delle nostre vite. Dobbiamo assumerci la responsabilità di questo ed essere pronti agli obblighi che ci siamo assunti. Ma non dobbiamo disperare o dedicarci totalmente alla rassegnazione muta. Dobbiamo lasciarci guidare attraverso il futuro scuro dalle tre stelle illuminate che sono state il pegno più grande della vera vita tedesca. L'unione, il diritto e la libertà. Dobbiamo risollevarci dal crollo del passato e salvare l'unione ed il pensiero della collettività del popolo, che durante gli anni della guerra ha trovato le sue espressioni più belle nella forma del cameratismo sul fronte, e nella disponibilità reciproca nella case. Avremo bisogno di quel cameratismo dei tempi del combattimento e dei bombardamenti aerei, egualmente per la carestia e la povertà che stanno per arrivare. Solo se manterremo quell'unione senza romperci in gruppi ostili fra loro, potremmo superare i tempi duri che ci attendono. Dobbiamo fare del diritto la base della nostra comunità. Per il nostro popolo la giustizia sarà la legge superiore e la direttiva più alta. Con convinzione interna dobbiamo apprezzare e rispettare il diritto anche come base dei rapporti tra i popoli. Prendiamo per sacro il rispetto per contratti già fatti ed anche il sentimento dell'appartenenza del nostro popolo alla famiglia dei popoli europei, come il loro sangue. Vorremmo offrirle tutte le nostre forze umane, morale e materiale per guarire le ferite terribili recate dalla guerra. Poi potremmo aspettare che l'atmosfera d' odio, che in questo momento si oppone alla Germania in tutto il mondo, svanisca nello spirito della conciliazione tra i popoli, senza il quale una guarigione del mondo non sarà mai possibile. E che ci saluti poi di nuovo la libertà, senza la quale nessun popolo potrebbe condurre una vita pacifica e degna. Vorremmo guardare il futuro del nostro popolo con la coscienza delle forze più interne e migliori  della vita tedesca, che hanno dato una forza e dei valori imperituri al mondo. L'orgoglio della dura battaglia del nostro popolo si trasforma nella voglia di fornire, come membri della cultura occidentale, il nostro contributo al raggiungimento della la pace mondiale, come corrisponde alle migliori tradizioni del popolo tedesco. Dio non ci lasci durante i momenti sfortunati, e benedica il nostro pesante cuore.


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Amburghesi! Dopo una battaglia eroica, dopo la grande fatica per vittoria tedesca e illimitati sacrifici, il nostro popolo è sconfitto dal nemico, superiore in numero e in materiali. Il nemico si accinge ad occupare il Reich e si trova ora davanti alle porte della nostra città. Le formazioni della Wehrmacht e del Volkssturm si sono battuti con coraggio fuori dalla città contro i nemici di molto superiori. Gli amburghesi hanno adempito imperturbabili al proprio dovere sul fronte e per la patria. Duri ed imperturbabili vi siete assunti quello che chiedeva la guerra da voi. Il nemico si accinge ora ad attaccare Amburgo dalla terra e dall’aria con la sua immensa superiorità. Per la città e gli suoi abitanti, per
100.000 di donne e bambini questo significa la morte e la distruzione delle ultime speranze. Il destino di questa guerra non può più cambiare. La battaglia nella città però porterebbe alla sua distruzione insensata e completa. Con la conoscenza chiara della situazione e nella consapevolezza della mia responsabilità, il mio cuore e la mia coscienza mi dicono di proteggere la nostra Amburgo, le sue donne e bambini, dalla distruzione inutile ed irresponsabile. Mi rendo conto di ciò in cui consiste questa decisione. Il giudizio di questa però lo cedo alla storia ed a voi.
Amburghesi! Tutto il mio lavoro ed il mio pensiero in ogni momento erano dedicati a voi e alla città e quindi al nostro popolo. Questo rimarrà così fino a quando il destino non mi richiamerà. Io rimarrò ad Amburgo. Il momento in cui domani il nemico occuperà Amburgo, sarà il momento più duro della mia vita. Per questo ora chiedo a voi: controllo, dignità e disciplina.
Questa guerra è un disastro nazionale per noi ed una sventura per l’Europa. Mi auguro che lo capiscano tutti quelli che ne portano la responsabilità. Dio protegga il nostro popolo ed il nostro Reich!




 
SCHWARZES LICHT



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